Lo spiedo: un’eccellenza trevigiana

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20 mag 2022

La cottura alla brace ha una tradizione antichissima, e nel territorio di Treviso “brace” significa spiedo.
Lo spiedo trevigiano è uno dei piatti più amati del territorio, dove è nata addirittura un’Accademia dello Spiedo d'Alta Marca, ed è stato anche inserito nell’elenco del Ministero per i prodotti agroalimentari tradizionali e tipici della zona.

Come accade per molti piatti della tradizione, non c’è una ricetta univoca per lo spiedo: spesso basta spostarsi da un paese all’altro per trovarne diverse versioni.
Se in origine lo spiedo era composto principalmente da carni bianche di cacciagione, oggi per prepararlo si usano perlopiù carni miste, con maiale e manzo, intervallate da foglie di alloro o rametti di rosmarino per aromatizzarle e dalle “lardèe”, pezzi di lardo (o pancetta) che con il loro grasso daranno alle carni sapore e morbidezza.

L’unica costante è la durata della cottura: si comincia dalla preparazione della legna, secca e non resinosa, poi le carni, infilzate su lunghi spiedi d’acciaio, dovranno stare sul fuoco per almeno cinque o sei ore, per poi essere servite accompagnate da polenta e fagioli.

La cottura dello spiedo è un momento conviviale: si cuoce in compagnia, accompagnandosi con qualche ombra di vino o prosecco.

È proprio questo il vero ingrediente segreto dello spiedo: gli amici con cui condividerlo.